Prima di utilizzare un nuovo foretto diamantato, occorre eseguire un’operazione semplice ma fondamentale. Esattamente come quando si attiva una SIM telefonica all’inserimento nello smartphone, l’utensile appena montato sul carotatore va “attivato” con un procedimento specifico, onde evitare di danneggiarlo al primo impiego.
Maxima fornisce un apposito mattoncino adatto allo scopo che, grazie all’abrasività del materiale con cui è realizzato, consente di preparare l’utensile al primo utilizzo, come anche di renderlo nuovamente affilato e tagliente dopo diverse lavorazioni.
La tecnica di utilizzo è semplicissima: basta far girare il foretto sull’apposita mattonella, come se si volesse forarla, per un paio di secondi.
Ma quando occorre ravvivare un foretto, una volta che lo stesso è stato attivato? Dipende dalla frequenza di utilizzo e dalla tipologia di materiali su cui si eseguono le lavorazioni.
Non occorre ripetere l’operazione al termine di ciascun foro: è sufficiente praticare un foro ravvivante ogni 2 o 3 fori su materiali non abrasivi.
Non è strettamente necessario se si esegue il carotaggio a secco di una superficie in mattoni o asfalto: l’abrasività di questi ultimi è molte volte sufficiente a ottenere l’effetto ravvivante.
Al contrario, dopo aver lavorato sulla ceramica o sul cemento, materiali non abrasivi, ravvivare l’utensile è fortemente raccomandato.
Con questo piccolo accorgimento, l’utensile diamantato potrà dare il massimo in termini di prestazioni, efficienza e durata nel tempo.